Questa è una news privata ed è rivolta a tutti i miei amici che oggi verranno sul sito… quindi i miei utonti si annoieranno nel leggere ma, prima di andare via, sappiate che lo Stoccarda ha conquistato la RN Cup 2002/2003, torneo di calcetto di Roma Nord
Le pagelle del Sor Saibal
Valerio Funari, il presidente… anzi, il NOSTRO presidente.
Manager di successo (..), bello, ricco, famoso… cosa volere di più dalla vita?
Semplice… una squadra di calcetto come tutti gli imprenditori dello stesso calibro: Moratti, Berlusconi, Della Valle.
Ha fondato la squadra, ha fatto le convocazioni (male ma lo ha fatto ) e, non ultimo, ci ha offerto la cena societaria… un presidente, un padre.
Dal punto di vista calcistico, il suo è stato un torneo che lo ha visto sempre presente, nel bene e nel male.
Anche se non supportato da una classe sopraffina, ha sempre giocato con l'anima e anche un po' col culo… da qui il detto "c'ha più culo che anima" . Famose le sue entrate "ti spezzo le gambe perchè sono in ritardo".
Durante il torneo ha dato tutto… andando al di là delle sue possibilità e riuscendo a portare avanti la squadra, facendo qualche bel goal.
Nella finale è rimasto stoicamente in panchina a dirigere il gioco… anche perchè nella mattinata era stato al mare ed era lesso.
Voto complessivo: 8 per l'impegno.
Lorenzo Forti, portiere.
Giovane promessa del calcetto romano, decide ben presto di ritarsi dall'attività agonistica per dedicarsi esclusivamente al body building.
L'RN Cup è l'occasione giusta, dopo due anni di riposo, per tornare nel mondo dello sport che conta e far vedere di che pasta è fatto.
Torneo altalenante il suo. Dopo le prime 5 partite ci si chiede se non era meglio che restasse a giocare coi pesi: goal sotto le gambe, lisci e quant'altro; si riprende nella parte centrale del torneo dove compie alcuni interventi degni di nota.
Nella finale, forse per via dello stress da sesso, manca di concentrazione.
Dopo un primo tempo mediocre, migliora nella seconda metà della partita, tirando fuori qualche bella parata.
Voto finale: 7- per essere tornato al mondo del calcetto anche se servirà ancora un po' di tempo.
Daniele Fortino, difensore.
Classico giocare di cuore e anima, un lottatore. Si impegna in ogni partita dando tutto il possibile, in difesa e non solo. Corre, va avanti, torna indietro, alcune volte segna.
Dotato di buona resistenza, non sempre però ha saputo mantenere la concentrazione per tutto il torneo (colpa delle sue amicizie ).
Alcune volte, rendendosi conto di non essere entrato in partita, si auto panchinava. Altre volte, invece, rimaneva il più possibile in campo gestendo al meglio la difesa con recuperi, corse, passaggi filtranti e altre chicche.
Per la finale si era preparato a dovere, riuscendo a giocare un'ottima partita.
Voto finale: 8,5 anche per essere stato uno dei più presenti..
Cristiano Meloni difensore avanzato.
Un giocatore che non si arrende mai, un vero toro. In difesa non teme confronti, si butta su ogni palla, recupera e si porta in avanti.
Stoica la sua azione in cui, per salvare un goal, non ha esitato a mettere la faccia sul pallone… solo che anche l'avversario non ha esitato rompendogli il naso
Ma a nulla è valsa una frattura… dopo due settimane di recupero è tornato in campo (con mascherina di protezione) per tornare ad essere un baluardo della difesa.
Nella finale non si è risparmiato: avanti e indietro per il campo, come pendolino-Cafù, ha saputo offrire buone palle all'attacco che, gentilmente, ringrazia.
Voto finale: 8,5 per essersi spremuto con un limone..
Lorenzo Aureli attaccante.
Come un regista d'altri tempi, aveva il compito di dirigere il gioco da metà campo, non disdegnando puntatine in avanti per andare a segnare.
Dotato di un tiro potente, non sempre riesce a inquadrare la porta ma quando il suo mirino viene puntato correttamente non c'è speranza: il goal è assicurato. In pratica è come avere nelle gambe una 44 magnum: bisogna saperla gestire.
Poche volte, ma per impegni maggiori, non è potuto venire alle partite ma, nelle occasioni che contavano, non si è mai tirato indietro.
Nella finale ha fatto la sua porca figura, muovendosi tra difesa e attacco in supporto ai bomber. Se gli si fa un complimento non lo accetta… un giocatore riservato.
Voto finale: 9 per non essersi mai arreso..
Fabrizio Facello mediano.
Mediano di spinta, soffre la posizione in difesa. Sempre affamato di goal è anche un giocatore che passa la palla volentieri, mandando i compagni in rete.
Come un falco si avventa su tutte le palle che possono sembrare innocue trasformandole in pericole azioni.
L'unica pecca a cui dovrà porre rimedio è il fatto che, alcune volte, aspetta la palla senza muoversi troppo.
Nella finale ha svolto egregiamente il suo compito sfornando passaggi filtranti che i bomber hanno trasformato in goal dedicandoli a lui.
Voto finale: 8 per le sue prestazioni..
Riccardo Bossi attaccante.
Il classico jolly da calcetto; il suo cognome, anche se non è parente, lo rende un giocatore che "ce l'ha duro!!"
A dispetto della sua stazza da pachiderma è uno che corre… e cazzo quanto corre.
Porta la palla attaccata al piede, la difende con forza, va avanti, torna sempre indietro quando c'è bisogno, si muove sulle fasce, tira con potenza.
Famose le "spallate delicate" che erano in grado di scaraventare l'avversario a diversi metri di distanza (qualcuno è ancora disperso).
Anche grazie alle sue bordate da fuori area e ai suo colpi di tacco, la squadra è arrivata in finale. Unico neo: un po' troppo polemico… ma migliorerà.
Purtroppo non era presente nella partita più importante.
Voto finale: 8 per la potenza..
Leonardo Coppola attaccante.
Un vero bomber. Ha militato nella primavera della Lazio e si vede; si è poi ritirato per pigrizia… chi c'ha il pane non c'ha i denti
Ha fatto del suo egoismo una virtù: raramente passa la palla ma quando gli arriva un passaggio sicuramente sarà goal. One shot, one goal.
Di corporatura non troppo grossa, corre come una gazzella incollandosi il pallone al piede con l'attack. È il terrore della difesa avversaria… difficile da fermare.
Per allenarsi si dice che provi a dribblare la sua ombra… e il bello è che c'è pure riuscito.
Nella finale, ancora una volta, è stato il capocannoniere. Goal di buona fattura e alcuni passaggi illuminanti, lo hanno trasformato nel peggior incubo degli avversari.
Voto finale: 9 per il gioco..
Nicola Carusi attaccante.
Quel che si dice una leggenda. Un purosangue del calcetto, ogni squadra lo vorrebbe come giocatore perchè completo in ogni aspetto.
Dirige la difesa quando serve, si sposta in avanti, passa, torna indietro, segna… e tanto.
Anche se delicato per via delle caviglie (si fa male una volta sì e l'altra pure ), quando è in forma è un vero ciclone.
Temuto dagli avversari ma soprattutto dai portieri, riesce a a fare goal anche da posizioni impossibili: pallonetto, tiro di potenza, punizione, rigore, pacco postale… non fa differenza. La palla va in rete.
Nella finale non era presente perchè, stranamente si era fatto male alla caviglia.
Voto finale: 9,5 per la classe anche se non troppo presente per via di altri tornei.
Riccardo Riccioni attaccante.
"Gemello diverso" di Nicola, anche lui un giocatore completo, quando è in coppia con il Carusi non c'è squadra che riesca a contenerli. Qualcuno li ha paragonati ai gemelli Derrick di Holly e Benjy… ed infatti gli manca solo di mettere in atto la catapulta infernale.
Ha il fiuto per il goal e come una iena è sempre pronto a segnare; non disdegna, però, di dirigere la difesa se necessario.
La sua dote migliore è la corsa… e certe volte bisogna chiamare l'aviazione per fermarlo.
Nel torneo è stato convocato solo in casi di emergenza ma nella finale è stato fondamentale il suo supporto: passaggi filtranti per Leonardo, recuperi in difesa e alcuni bei goal che hanno contribuito a portare la squadra verso la vittoria.
Anche se inizialmente eravamo in svantaggio, è stato tra quelli che non si sono mai abbattuti e hanno alzato il morale. Capitano coraggioso.
Voto finale: 9 per la prestazione finale (il resto è NC per via delle poche presenze).
Questo è tutto… ci si rivede al prossimo torneo
Baci sulle chiappe!
Saibal